La sindrome del tunnel carpale è un disturbo caratterizzato da dolore, ma soprattutto da un senso d’intorpidimento, formicolio al polso, alla mano e alle dita.
Si parla di sindrome poiché solitamente il disturbo non è da imputare a una sola causa, ma è il risultato della combinazione di diversi eventi.
Il risultato però è comunemente lo stesso: la compressione del nervo mediano a livello del tunnel carpale con conseguente perdita, sempre più ingravescente, di parte della sua funzione sensitiva e della sua funzione motoria.
Cos’è il tunnel carpale: cenni di anatomia
Prima di addentrarci nel merito della sindrome è opportuno dare due definizioni per capire meglio di cosa stiamo parlando:
- Nervo mediano: è un nervo sensitivo e motore che scorre lungo il braccio, passando attraverso il polso, raggiunge il palmo e le dita della mano (escluso il mignolo). Permette di muovere il pollice, l’indice, il medio e una parte dell’anulare. La sua porzione sensitiva provvede alle capacità tattili del palmo della mano.
- Tunnel carpale: è una struttura osteo-legamentosa fatta ad arco, situata tra la parte interna del polso e il palmo della mano. Sotto il tunnel passano nove tendini e il nervo mediano.
Fattori predisponenti
Esistono delle situazioni di solito combinate tra loro, che possono favorire l’insorgenza della sindrome:
- Sesso: La sindrome è più frequente tra le donne in età compresa tra i 45 e i 60 anni.
- Fattori anatomici: spesso concomita una condizione anatomica caratterizzata da un tunnel carpale molto stretto. Il nervo mediano si trova cosi ad avere poco spazio nel suo passaggio sotto al ponte fibro-legamentoso che caratterizza il tunnel;
- Ereditarietà: è stato notato come questa sindrome sia un disturbo ricorrente per alcune famiglie piuttosto che per altre. Esisterebbe una sorta di storia famigliare trasmessa di generazione in generazione senza che vi sia una comprovata trasmissività genetica;
- Condizioni patologiche: determinate patologie come il diabete, la gotta, l’artrite reumatoide, l’obesità, l’ipotiroidismo favorirebbero la comparsa della sindrome.
- Infortuni, traumatismi e fratture: il polso in seguito ad incidenti o a infortuni, subisce una modifica della struttura anatomica del tunnel carpale, che di fatto, crea le condizioni per una sofferenza compressiva del nervo mediano;
- Attività lavorative: alcune attività lavorative, spesso caratterizzate dalla ripetizione continua di piccoli movimenti del polso, possono determinare dei microtraumi e fenomeni compressivi. Tra le attività potenzialmente responsabili ricordiamo l’uso di strumenti musicali, l’uso di strumenti vibranti, l’uso del mouse del computer;
- Gravidanza: la frequenza della sindrome del tunnel carpale è molto elevata probabilmente per un fenomeno di ritenzione idrica che compare negli ultimi mesi di gravidanza.
I sintomi del tunnel carpale
I principali sintomi della sindrome del tunnel carpale riguardano il polso, il palmo della mano e le dite controllate dal nervo mediano (mignolo escluso).
Essi sono sostanzialmente tre:
- Formicolio;
- Senso di intorpidimento;
- Dolore.
Di solito la sintomatologia peggiora con il tempo e tende a farsi più acuta e insopportabile durante la notte.
La diagnosi della sindrome
Per la diagnosi di sindrome del tunnel carpale è sufficiente un esame obiettivo accurato da parte di un medico competente in fisioterapia. Un’attenta valutazione della storia clinica precedente e la conoscenza dell’attività lavorativa o hobbistica svolta, indirizzano facilmente alla diagnosi. È raro dover ricorrere a esami specifici (elettromiografia) se non per assicurarsi che i disturbi siano dovuti a cause diverse.
Terapia
La terapia può essere conservativa o chirurgica, secondo la gravità e della durata della sintomatologia.
Conservativa
Consigliata quando i disturbi al nervo mediano sono moderati e presenti da pochi mesi.
- Tutore del polso: utilizzato prevalentemente di notte, garantisce una discreta immobilità. Riduce soprattutto i movimenti di flessione che più degli altri esacerbano la sintomatologia;
- Farmaci antinfiammatori: FANS (ibuprofene – ketoprofene – naprossene – ac. Acetilsalicilico) ma soprattutto i corticosteroidi (prednisone – metil prednisone) sono utilizzati per terapia orale ma anche per infiltrazioni locali al polso.
Chirurgica
Quando la sintomatologia dolorosa si protrae per almeno 6 mesi e si fa più intensa tanto da diventare insopportabile, bisogna intervenire chirurgicamente. Di solito per via artroscopica, si libera il nervo mediano dalla compressione con conseguente riduzione rapida della sintomatologia. L’intervento viene eseguito ambulatorialmente in anestesia locale.
Fisioterapia riabilitativa dopo l’intervento
Dopo l’intervento chirurgico è importante compiere un breve periodo di riabilitazione per recuperare la piena funzionalità del polso e recuperare la forza muscolare che governa la mano e il polso.
La sindrome del tunnel carpale non va sottovalutata. Se anche tu soffri di questo fastidioso dolore ti invitiamo a venirci a trovare al Centro Medico AIRAM per un controllo con i nostri specialisti.