Abbiamo già parlato di rieducazione ungueale con filo in titanio, tecnica che permette di correggere la forma delle unghie e ridurre e prevenire l’unghia incarnita.
Un altro alleato che ha il podologo è la ricostruzione in resina acrilica, tecnica moderna di ortonixia.
Diversamente dal pensiero comune la ricostruzione delle unghie, soprattutto dei piedi, non è solo un trattamento estetico ma in primis medico, essendo la lamina un apparato importantissimo per la deambulazione e la protezione del piede.
L’unghia svolge un ruolo primario di protezione, in primis schermando la piccola ossatura della falange distale dai microtraumi accidentali e distribuendo il carico delle forze delle calzature in una superficie d’appoggio maggiore rispetto alla sola punta del dito, uniformando il carico pressorio all’ossatura e ai tessuti molli sottostanti.
Perchè ricorrere alla ricostruzione con resina acrilica?
Sono molti i motivi per cui una falange può restare scoperta, traumi con rottura totale o parziale dell’unghia, psoriasi, onicomicosi, unghia incarnita o onicopatie che alterano la crescita. In mancanza della lamina il dito tende ad assumere una forma particolare, conosciuta come dito a “babbuccia”, dove cioè il tessuto della punta della falange a causa della pressione esercitata dal dito al terreno e delle forze di reazione al suolo tende a formare un cappuccio fibroso nella zona originariamente occupata dall’unghia.
Questo tessuto fibroso impedirà la corretta crescita dell’unghia che andrà incontro a incarnimento anteriore e modificherà la distribuzione dei carichi nel dito, provocando una reazione di crescita ossea nella punta della falange conosciuta come esostosi.
Questo processo andrà ad alterare anche la biomeccanica del paziente, cioè la sua postura e il modo di camminare, oltre a essere doloroso.
É importante quindi evitare che l’unghia perda la sua sede naturale, intervenendo con le giuste tempistiche in caso di rottura e/o alterata crescita. È un trattamento essenziale anche nel post trattamento di unghia incarnita, soprattutto in pazienti con il bordo periungueale ipertrofico che tende a coprire velocemente l’unghia.
Le resine utilizzate sono acriliche, elastiche, anallergiche e con componenti antimicotiche, di colore trasparente opaco o tendenti al colore naturale delle altre unghie. È un trattamento indolore e consiste nel ricoprire il letto ungueale con queste resine servendosi di un pezzo di unghia attigua come impalcatura.
Svolgono la stessa funzione dell’unghia naturale e devono essere rinnovate periodicamente per verificare la correttezza della terapia. Possono essere coperte con lo smalto previa valutazione del podologo e fungono in molti casi anche da trattamento estetico, essendo per molti le unghie dei piedi distrofiche motivo di imbarazzo.