La cavitazione medica è un trattamento non chirurgico e non invasivo, finalizzato a ridurre lo spessore delle adiposità localizzate attraverso l’utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza. Essa rappresenta una valida alternativa non invasiva alla liposuzione. Il trattamento è completamente indolore e fonda la sua efficacia su solide basi scientifiche.
Un manipolo applicato sulla zona del corpo da trattare eroga gli ultrasuoni a bassa frequenza (40 kHz) che causano una specie di ebollizione. Si provoca così la rottura delle cellule adipose e la liberazione del grasso sotto forma di goccioline oleose. Queste saranno smaltite in parte dal sistema linfatico e venoso raggiungendo la grande circolazione e in parte saranno eliminate per via renale e attraverso il fegato.
La cavitazione ultrasonica è una tecnica della medicina estetica non invasiva, efficace e sicura, in grado di rimodellare il corpo riducendo le circonferenze nelle zone desiderate. Infatti, gli ultrasuoni a bassa frequenza sono in grado di agire in profondità direttamente sul grasso.
E’ davvero una validissima alternativa alla liposcultura chirurgica.
Consigli per una cavitazione perfetta
Questo trattamento estetico, al pari di altri finalizzati a sconfiggere la cellulite, vede amplificato il suo effetto, se si associa una dieta equilibrata e leggermente ipocalorica. Infatti, non ha molto senso perdere del grasso con le sedute di cavitazione per poi riacquistarlo con un’alimentazione sregolata…
Preparazione
Nelle 24 ore precedenti al trattamento, è bene sospendere l’assunzione di tisane o integratori drenanti mentre è corretto idratarsi abbondantemente. Questo perché, più i tessuti da trattare sono pieni di acqua, più l’effetto cavitazione sarà amplificato.
Prima del trattamento è importante non irritare la cute con sistemi di depilazione o epilazione, cerette, rasoi, creme depilatorie, luce pulsata, elettrocoagulazione.
È bene poi non esporsi ai raggi ultravioletti, sole o lampade UVA
Il trattamento
Il trattamento della cavitazione è assolutamente indolore.
Il manipolo erogatore degli ultrasuoni viene semplicemente passato in senso rotatorio sulle zone interessate.
Durante il trattamento si percepisce un lieve ronzio e ticchettio alle orecchie e la zona trattata tende leggermente ad arrossarsi a causa del calore prodotto dagli ultrasuoni.
E’ possibile anche avvertire un leggero fastidio che scompare diminuendo l’intensità di erogazione.
E’ importante pianificare le parti del corpo dove agire perché è bene procedere con applicazioni localizzate in zone limitate.
È importante sapere che la cavitazione non può essere effettuata su tutto il corpo.
È bene evitare, infatti, le zone dove ci sono sporgenze ossee e in assoluto la schiena. Viceversa le zone che classicamente beneficiano del trattamento sono braccia, addome, glutei, sotto-glutei, interno coscia, esterno coscia e ginocchia.
Associazioni
Con l’eliminazione del grasso avviene anche una sorta di svuotamento della parte. Ecco perché è molto importante valutare l’elasticità della pelle per evitare di sgonfiare eccessivamente alcune aree che possono poi risultare raggrinzite.
Da qui l’importanza di associare alla cavitazione un ciclo di sedute tonificanti e rassodanti.
Cosi com’è importante subito dopo sottoporsi a un massaggio drenante o a una pressoterapia per smaltire il grasso liberato nei tessuti più velocemente ed evitare che ristagni. Nei giorni successivi al trattamento per aiutare la diuresi è importante bere abbondante acqua.
Durata del trattamento
Lo smaltimento del grasso liberato se pur accelerato dalla pressoterapia, richiede un po’ di tempo: è consigliabile sottoporsi a non più di una seduta a settimana che non deve durare più di 40 minuti.
Il ciclo corretto è di 8/10 sedute, è può essere seguito da un eventuale nuovo ciclo dopo minimo 2 mesi.
È molto importante affidarsi a personale qualificato; il procedimento è innocuo e non ci sono particolari effetti collaterali ma esistono delle controindicazioni che è bene conoscere.
Le controindicazioni
La cavitazione estetica deve essere evitata nei seguenti casi:
- persone oncologiche, in particolare se in presenza di metastasi; gravi cardiopatiche; portatrici di stimolatori cardiaci e/o elettrodi impiantati;
- persone con affezioni dermatologiche acute; con gravi malattie neurologiche; con TBC in atto; con epatite;
- persone il cui sistema venoso/linfatico è gravemente compresso (presenza di grosse varici, rischi di trombosi, asportazione di gangli linfatici);
- donne in gravidanza e in fase di allattamento; con dispositivi anticoncezionali intrauterini
- persone affette da ipercolesterolemia (>300ml/dl); ipertrigliceridemia (>500ml/dl);
- presenza di protesi endovascolari alle arterie degli arti inferiori; di tessuti ischemici o applicazione su ferite o piaghe;
- persone soggette ad emorragie;
- persone la cui sensibilità al dolore è stata diminuita a causa d’interventi chirurgici, di anestesia, di trattamenti con radiazioni ionizzanti o di qualsiasi altro genere;
- persone con protesi e/o impianti metallici nel caso in cui l’applicazione deve avvenire nelle immediate vicinanze o in corrispondenza;
- persone disabili non in grado di comunicare;
- persone con spessore dei tessuti molli nella zona da trattare inferiore a 3 cm misurati con il calibro;
- persone con cute lesionata, irritata, arrossata e/o con infezioni in atto.