I disturbi dell’alimentazione, o meglio i disturbi del comportamento collegati all’alimentazione, determinano un alterato consumo o assorbimento del cibo con conseguente danneggiamento significativo della salute fisica e orale nel nostro specifico.
Questo tipo di disturbo coinvolge circa 3 milioni di persone in Italia ( soprattutto donne) con una incidenza elevata nella fascia giovanile e un esordio molto spesso precoce (tra i 12 e i 25 anni).
I principali disturbi alimentari correlati con la salute orale sono la bulimia nervosa e l’anoressia.
La bulimia è caratterizzata da eccessi alimentari ripetuti seguiti da vomito autoindotto.
L’anoressia è un disturbo di evitamento dell’assunzione del cibo.
Le due principali patologie (anoressia e bulimia) rappresentano oggi gli estremi di una fenomenologia di disturbi comportamentali dove trovano posto tutta una serie di configurazioni intermedie, ibride, passibili di un’esistenza autonoma rispetto ai due disordini “ufficiali”.
Anzi, Le forme “pure” di patologia sono ormai costruzioni virtuali: L’esperienza insegna che sono proprio le forme ibride ad allungare le liste di attesa nei centri specialistici.
È ancora lontana la comprensione soddisfacente delle cause di questi disturbi e di come si possa intervenire efficacemente sia come prevenzione che come terapia, tuttavia sappiamo bene che il distorto regime alimentare porta a complicazioni spesso molto gravi e ad alterazioni metaboliche, morfologiche e funzionali di diversi organi.
Caratteristica comune in chi soffre di questi disturbi è l’immagine disturbata con cui si percepisce il proprio corpo che viene considerato “grasso”( anche in soggetti normopeso o sottopeso). Enorme paura d’ingrassare, associata all’ossessione di dover perdere peso. Altra caratteristica comune ai due disturbi, e che rappresenta la causa principale delle conseguenti patologie orali, è il vomito indotto: l’abbuffarsi produce sensi di colpa che sono risolti con condotte eliminatorie.
Disturbi stomatologici
– Erosione dentale, ipersensibilità caldo/freddo, carie
Conseguenza della perdita di tessuto dentario dovuto all’esposizione dei denti agli acidi dello stomaco. Inoltre, il vomito può portare anche a delle alterazioni del colore e della forma dei denti.
– Secchezza della bocca, erosione della mucosa, arrossamento della lingua
Sintomi dovuti prevalentemente alla carenza alimentari. L’insufficiente apporto di vitamine e di altre sostanze può portare a una generale atrofia delle mucose.
Responsabile, oltre al vomito indotto, anche l’uso di lassativi e diuretici e di terapie con farmaci antidepressivi
– Gonfiore alle ghiandole salivari
Soprattutto delle parotidi, è un sintomo molto diffuso tanto da essere spesso considerato un segnale patognomonico di possibile presenza di disturbi alimentari.
– Gengiviti, parodontiti
Le ragioni psicologiche che portano a un rapporto disordinato con il cibo possono spingere facilmente questi pazienti a trascurare l’igiene orale.
Il ruolo dell’odontoiatra
I disordini alimentari, di cui anoressia e bulimia nervosa sono le manifestazioni più note e frequenti, sono diventati nell’ultimo ventennio una vera e propria emergenza di salute mentale per gli effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di adolescenti e giovani adulti.
Tra i primi organi a essere coinvolti nella progressione della malattia c’è sicuramente la bocca e l’apparato stomatognatico:
L’odontoiatra è posto nella delicata condizione di essere il primo professionista della salute a identificare precocemente gli individui potenzialmente affetti da tali condizioni e che tendono generalmente a nascondere.